domenica 26 settembre 2010

Ma da dove proviene il mio blog?

Molti mi chiedono la provenienza di questo blog. Eccovi accontentati: è di Grottaglie (li Vurtagghje in dialetto salentino) è un comune italiano di 32.827 abitanti della provincia di Taranto, in Puglia, situato nel Salento settentrionale.
Grottaglie vuol dire molte, diverse grotte dal latino Kriptalys, nome che sottolinea tale peculiarietà di gran parte del suo territorio. L'origine di Grottaglie va ricercata negli insediamenti rupestri che si sono susseguiti nella zona fin dal periodo del Paleolitico. È ritenuta la terra natìa del padre della letteratura latina Quinto Ennio. Infatti è stato accertato che il poeta nacque a “Rudiae” nelle Puglie. Secondo molti studiosi, questa Rudiae corrisponderebbe ad una delle cittadelle fortificate (appunto Rudiae e Mesocoro), distrutte dalle invasioni barbariche, i cui abitanti in fuga diedero vita ai casali rupestri dai quali sorsero in seguito Grottaglie e Villa Castelli. I resti storici più cospicui sono riconducibili al Medioevo, quando nelle profonde gravine prese maggior consistenza l’abitudine di vivere nelle grotte. Risalgono a questo periodo infatti non solo le abitazioni, ma anche le scale, i sentieri, le opere di canalizzazione e di deflusso delle acque. Non si tratta comunque di un centro di origine longobarda o bizantina, ma di poco più di una comunità di pastori e contadini in costante conflitto tra loro per l'utilizzo delle limitate risorse di un terreno in gran parte arido e paludoso eccezion fatta per la Lama del Fullonese. Quando i barbari, in particolare Goti e Saraceni, distrussero i villaggi siti nel territorio e anche la stessa Taranto, le grotte ospitarono i fuggitivi ( 960d.C.) Sorsero così vari centri abitati tra cui Casale San Salvatore e Monti Cryptalis nucleo primigenio dell'attuale centro storico di Grottaglie. I Normanni (XI secolo) donarono alla Mensa Arcivescovile Tarantina un Casale di nome Cryptalium, ma con ogni probabilità si tratta di un falso risalente al XVI secolo. Nel XV sec. il centro fu dotato di mura di fortificazione, assieme al Castello e alla Chiesa Matrice. Difficoltà e crisi politiche portarono (dal XV al XVII secolo) ad una "coabitazione" di due giurisdizioni feudali differenti: una vescovile ed una laica. Il XVII secolo conobbe anni di miseria e di difficoltà sotto la mal tollerata dominazione spagnola. Lotte di giurisdizione tra Arcivescovi di Taranto e feudatari laici e ripetute sollevazioni popolari, caratterizzarono il secolo successivo fino all'abolizione della feudalità colpevole secondo clero e Borboni di amor di libertà. In un clima di disorientamento politico generale si fa strada il nascente fenomeno del brigantaggio con un nome illustre: Ciro Annichiarico (in dialetto "Papa Ggiro"). Queste vicende accompagnarono la prima espansione urbana "fuori le mura", fino al periodo unitario, a partire dal quale le vicende di Grottaglie si accomunano a quelle di molti centri simili nel Meridione d'Italia.

Adoro vivere in questo piccolo centro per la sua piccola storia, le sue viottole, le mura addobbate da piante di gelsomini dove ritrovi i profumi che emanano, la fragranza di arance e di mandarini che ritrovi in alcune vie, l'argilla appena lavorata e trasformata in incantevole ceramica... e poi le voci, la vendemmia, i vapori del mosto, gli odori del pranzo appena messo in tavola... in alcune ore del giorno, in particolar modo, quando ti ritrovi per le strade e torni da lavoro o da qualche commissione, ritrovi il calore di una famiglia solo percependo i profumi di una tavola semplice , ma invitante.

Non copriamoci di vergogna, solo perchè apparteniamo a delle tradizioni e a delle virtù che devono essere sempre impresse nel nostro carattere, perchè in qualunque posto andiamo, ritroveremo sempre qualcosa che ci è familiare e che ci ricorda il luogo dove siamo nati.

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